ANSIA: CHE COS'È REALMENTE E CHE COSA COMPORTA?
- Scritto da Dr.ssa Romina Oppici
- Pubblicato in Psicologia
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Tutti conoscono l’ansia ma non tutti sanno cosa sia realmente e, soprattutto, a che cosa serva. Cerchiamo dunque di fare un po’ di chiarezza su questo punto.
Con il termine ansia si intende una reazione automatica, fisiologica, primitiva, istintiva e naturale da parte del nostro organismo ogni volta che ci troviamo di fronte a qualcosa che interpretiamo come un pericolo per la nostra sopravvivenza.
Ad esempio, stiamo camminando per strada e all’improvviso compare un cane di fronte a noi che ringhia minaccioso. In questo caso una parte del nostro cervello registrerà l’evento come un pericolo (“se mi attacca potrei morire”) e attiverà istantaneamente il sistema nervoso autonomo (che entra in funzione quando percepiamo una minaccia alla nostra vita), che a sua volta rilascerà adrenalina.
L’adrenalina è un ormone prodotto dall’organismo che ha lo scopo di preparare il corpo a difendersi con tutte le sue forze dal pericolo imminente.
L’azione dell’adrenalina provoca cambiamenti fisiologici automatici e istantanei che danno come risultato anche sensazioni fisiche abbastanza tipiche a cui noi diamo il nome di “ansia”.
Vediamo alcuni esempi:
cambiamenti fisiologici provocati dall'adrenalina | sensazione fisica corrispondente |
Il ritmo del respiro aumenta, polmoni e narici si espandono, aumenta la quantità di ossigeno nel sangue per i muscoli |
Respiro affannoso, fame d’aria, accelerazione del respiro, peso al petto, sensazione di “testa leggera” |
Aumento del ritmo cardiaco e della pressione sanguigna per trasportare velocemente l’ossigeno e il nutrimento richiesto dai muscoli |
Palpitazioni, tachicardia, vampata di calore, formicolio alle estremità e al viso (dove i capillari sono piccoli e dove quindi il sangue viene pompato con forte pressione) |
Il sangue è dirottato ai muscoli (specialmente alle gambe); di conseguenza vi è meno afflusso agli organi interni e alla faccia |
Brividi di freddo, pallore in viso, sensazione di calore |
I muscoli si tendono per prepararsi allo scatto |
Tensione muscolare, difficoltà a stare fermi, tremori fini o a grandi scosse |
Si comincia a sudare per contrastare il surriscaldamento dovuto all’aumentato afflusso di sangue nei muscoli pronti all’attività fisica |
Sudorazione abbondante |
La mente si concentra totalmente sul pericolo, ignorando tutto il resto |
Difficoltà di attenzione e concentrazione, difficoltà a memorizzare o ricordare |
La digestione si ferma, la bocca si fa secca e produce meno saliva; il cibo si ferma nello stomaco |
Nausea o “nodo allo stomaco”, fatica a mangiare, bocca secca, gonfiore all’addome, bisogno di andare in bagno |
La reazione automatica causata dall’adrenalina viene chiamata “risposta di attacco o fuga” perché serve appunto a scappare il più velocemente possibile dal pericolo o, nel caso la fuga sia bloccata, a combattere con tutte le forze contro il nemico, cercando di sopraffarlo o di aprire un varco verso la salvezza.
Questo meccanismo si rivela estremamente adatto per pericoli reali esterni, per cui è effettivamente utile agire rapidamente e istantaneamente e rappresenta il più primitivo meccanismo di difesa per tutti gli animali, uomo compreso.
Bisogna però tener presente che l’uomo moderno - altamente civilizzato - sempre più raramente si trova di fronte a pericoli esterni che minacciano la sua sopravvivenza fisica: piuttosto si trova dover affrontare difficoltà sul lavoro, problemi sentimentali, scelte difficili per il futuro, per cui non serve effettivamente molto scappare o combattere, anche se tuttora la nostra unica arma contro ciò che viene percepito come un pericolo (pur provenendo da una minaccia avvertita dall’interno).
Essere consapevoli di questi aspetti può aiutarci a riconoscere con più facilità i sintomi che talvolta proviamo in alcune circostanze particolari (come ad esempio rapportandosi a qualcuno); inoltre, saper “decifrare” con maggior chiarezza ciò che avviene nel nostro corpo connettendolo ai cambiamenti che avvengono nella mente, può consentirci di chiederci se stiamo vivendo un particolare momento di difficoltà - e di conseguenza risultiamo attivati dal punto di vista ansioso - oppure se l’ansia per noi rappresenta qualcosa che ci accompagna nella quotidianità da lungo tempo.
In entrambi i casi, se siamo in grado di “leggere” meglio i segnali che il corpo e la mente ci inviano, potremo valutare di rivolgerci anche ad uno Psicologo per intraprendere un percorso atto a migliorare le risorse personali necessarie a gestire ogni tipo di difficoltà connessa a questo tipo di sintomi o vissuti.

Dr.ssa Romina Oppici
Sono Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Terapeuta esperta EMDR e specializzata nel trattamento di trauma e dissociazione.
Nel mio lavoro, mi occupo di strutturare percorsi psicoterapici, di sostegno e counseling psicologico rivolti ad adulti e coppie.
Ricevo su appuntamento presso uno studio privato sito a Erba, in provincia di Como.