In evidenza GESTIRE I CONFLITTI...COMUNICANDO EFFICACEMENTE! GESTIRE I CONFLITTI...COMUNICANDO EFFICACEMENTE! Dott.ssa Romina Oppici

GESTIRE I CONFLITTI...COMUNICANDO EFFICACEMENTE!

Che cos’è un conflitto? A che cosa serve? Quali ne sono le cause? Ma soprattutto, perché è così difficile arginarlo?

Il conflitto può assumere diverse forme: può rappresentare una relazione bloccata, un disaccordo su una questione specifica, o ancora un processo di tipo “distruttivo”…

Rispetto al suo scopo si può dire che attraverso un conflitto si possa risolvere una situazione critica, oppure ci si possa confrontare/affermare, oppure negoziare una qualche condizione, ecc…

Le cause dell’origine dei conflitti che viviamo nella nostra quotidianità possono essere le più diverse: una cattiva comunicazione, interessi divergenti, punti di vista diversi, personalità differenti, o persino qualche incompatibilità fra le parti in causa.

La ragione per cui spesso è così difficile “uscire” da situazioni conflittuali sta nel fatto che di solito i conflitti stessi si generano molto in fretta, all’improvviso, tendono ad auto-alimentarsi e per lo più ci colgono impreparati ad affrontarli.

La comunicazione non violenta (CNV) rappresenta un modo di pensare e parlare che mira alla comprensione e al rispetto reciproco nelle relazioni. Comunicare in modo “non violento” significa accostarsi all’altro facendo attenzione all’aggressività che manifestiamo, molto spesso in maniera automatica e poco consapevole.

Quando si cerca di vivere e di applicare questo “modo di essere” nelle relazioni, non ci si preoccupa solo di ciò che deve essere fatto, ma anche del vissuto di ognuno. Ciò permette di rimanere in contatto con gli altri stimolando una fiducia reciproca.

Imparando a comunicare nel modo giusto si sviluppa la consapevolezza che non si vince se si vince da soli o a scapito di qualcuno. Ciò fa si che la qualità delle nostre relazioni cresca immancabilmente…

Inoltre, non è mai troppo tardi nella vita per apportare un cambiamento nelle nostre modalità: la cosa fondamentale è procedere a piccoli passi.

Vediamo in concreto cosa significa comunicare in modo non violento e dunque mettendo da parte l’aggressività: in parole semplici vuol dire puntare a migliorare la qualità delle relazioni. Per fare ciò però, occorre seguire quattro “regole”:

  1. Osservare i fatti -> cercando di non aggiungere giudizi o critiche…spesso il nostro pensiero non è lo stesso del nostro interlocutore, anche se noi lo diamo quasi per scontato. Limitarsi ad osservare i fatti apre al dialogo. Attenzione inoltre al linguaggio non-verbale (ovvero alla mimica, alla postura, ecc) che rimandiamo di noi!
  2. Esprimere le proprie emozioni -> essere consapevoli dei propri vissuti e poterli esprimere di conseguenza (anziché esserne sopraffatti) è molto utile, in quanto le emozioni e le sensazioni che sperimentiamo vanno intese come dei “segnali” atti ad indicare qualcosa che sta accadendo in noi (e che nei conflitti spesso non risulta appagato).
  3. Esprimere i propri bisogni -> le emozioni sono inoltre veicolo di espressione dei bisogni che ciascuno ha. Di solito se proviamo un’emozione positiva (come gioia, felicità, ecc) significa che un nostro bisogno risulta appagato; al contrario se siamo tristi, arrabbiati o spaventati è molto probabile che uno dei nostri bisogni sia risultato non soddisfatto (e dunque le emozioni più spiacevoli ce lo segnalano).
  4. Formulare richieste -> se il bisogno non appagato all’interno del conflitto in causa ci risulta ora più chiaro e tangibile, alla luce di questo potremo formulare meglio una richiesta mirata all’altro. La richiesta formulata è molto importante, perché rappresenta l’inizio del cambiamento e della risoluzione del conflitto stesso. Esprimere una richiesta significa prendere in mano la propria vita! 

Inoltre, per riuscire a gestire al meglio i conflitti che si innescano nella nostra quotidianità, vanno tenute a mente altre due questioni importanti. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta…

  • Empatia. Si sente spesso utilizzare questo termine, ma siamo sicuri di conoscere il suo significato? Empatheia in greco significa “sentire dentro di sé”, oppure “percepire l’esperienza soggettiva dell’altro”. Nella gestione dei conflitti entrambi questi aspetti risultano molto importanti, in quanto l’attenzione che prestiamo a noi stessi ci calma e ci consente di accogliere più facilmente l’altro. Soffermiamoci dunque spesso a chiederci “come mi sento?”, oppure “che cosa vorrei da questa situazione?”; nello stesso tempo però se vogliamo imparare a gestire i conflitti che viviamo non dobbiamo dimenticare che l’altro esiste, dunque è importante metterci nelle condizioni di ascoltarlo, accogliere il suo punto di vista, le sue emozioni e i suoi bisogni. Se riusciremo a fare tutto ciò, scopriremo che di sicuro che l’altro abbasserà le sue difese, aprendosi nuovamente al dialogo in modo costruttivo.
  • Assertività. Altra parola e concetto al centro di tante riflessioni nella realtà odierna. Ma essere assertivi cosa vuol dire concretamente? In sintesi significa affermare se stessi senza prevaricare l’altro. Se immaginiamo un continuum dove un estremo è dato dalla passività e l’altro dall’aggressività, l’assertività si colloca esattamente nel mezzo. Ciò comporta il sapersi esprimere, affermando i propri bisogni e le proprie emozioni senza giudizi, rimproveri o aggressività. Già, perché se vogliamo davvero comprenderci è fondamentale imparare a sostenere il nostro punto di vista con gli altri, anziché lanciare loro delle accuse.

    Questo include anche la capacità di dire di no e porre dei limiti, sempre nel rispetto dell’altro. Inoltre, se impariamo a dire “no” senza esserne disturbati o sentirci in colpa, lavoriamo su di noi accrescendo la nostra autostima e il potere personale.

Dr.ssa Romina Oppici

Sono Psicologa e Psicoterapeuta ad indirizzo cognitivo-comportamentale.
Terapeuta esperta EMDR e specializzata nel trattamento di trauma e dissociazione.

Nel mio lavoro, mi occupo di strutturare percorsi psicoterapici, di sostegno e counseling psicologico rivolti ad adulti e coppie.

Ricevo su appuntamento presso uno studio privato sito a Erba, in provincia di Como.

Sito web: www.orpsicologia.it/ Email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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